Il potere evocativo dei sapori




ph @giuliarossanigo

Il potere evocativo dei sapori, mi ha riportata a quando stavo a Napoli e non riuscivo più a mangiare la pizza fuori dalla Campania perché quella romana non mi è mai piaciuta e le imitazioni napoletane di allora erano impasti gommosi e mal lievitati.
Adesso le cose sono migliorate e anche a roma si trovano pizze napoletane da dignitose a buone.
Ma c’era anche un’altra cosa che non prendevo più volentieri quaggiù: il caffè.
Con il tempo avevo dimenticato il sapore del caffè di Napoli e così ho ricominciato a berlo anche a roma, facendo le facce storte e sentendo lo stomaco contorcersi per l’acidità tutte le volte.
In questi giorni, come la personale madeleine, ho ritrovato in qualunque bar quel sapore che avevo – ahimè – dimenticato.
E non so quando riuscirò di nuovo a entrare in un bar di roma e chiedere un caffè.

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